giovedì 9 gennaio 2014

Le cave

Fanno parte a pieno titolo degli immobili anche le  miniere e le cave.
Attraversando l'Italia in autostrada capita spesso di costeggiare montagne o colline "mangiate" per estrarre blocchi di pietra o altri materiali utili in edilizia.

In queste circostanze, vi siete mai chiesti se sotto a quel terreno acquistato anni fa e non ancora diventato edificabile potrebbe nascondersi un'interessante giacimento?

Vediamo insieme, a grandi linee, cosa occorre per avviare una cava, come la si può valutare e recuperare al termine del suo ciclo produttivo.   Ovviamente, occorrerà ponderare bene costi e possibili ricavi per fare una stima del rischio d'impresa a cui stiamo andando incontro. Non sono da sottovalutare le norme relative all'impatto ambientale che potrebbero avere un notevole peso nell'attività che s'intende intraprendere.

Nozioni generiche

 La  ricerca e la coltivazione di sostanze minerali sono regolate dal R.D.  n.1443 del 29 luglio 1927 (aggiornato col Dgsn.213/1999) che distingue tali attività in due categorie: miniere e cave.

Andiamo a definire i termini miniera e cava per capire a fondo ciò di cui stiamo parlando.
Miniera: è un'impresa che esercita la ricerca e la coltivazione di materiali metalliferi, acque minerali e termali.
Cave: esercitano la ricerca e la coltivazione di materiali per costruzioni edilizie o stradali e la coltivazione delle torbe. La torbiera è una cava la cui estrazione riguarda la torba, un materiale
utilizzato in passato come surrogato del carbone ed oggi impiegato prevalentemente in agricoltura.
Oggi le torbiere svolgono un'attività marginale.


Ricerca di giacimenti minerari

Come prima cosa dobbiamo sapere che per la ricerca di giacimenti minerari nel sottosuolo (patrimonio dello Stato, art.820 e seguenti del Codice Civile) occorre un apposito permesso. I possessori dei fondi, coinvolti in detta ricerca, non possono opporsi ai lavori; il ricercatore dovrà rifondere i danni arrecati con la sua attività.


Tipologie di miniera

- Miniera di piccole dimensioni: appartiene al proprietario del suolo al quale viene esteso il diritto di proprietà del sottosuolo (sistema fondiario);

- Miniera di considerevole importanza realizzata in seguito a ricerche: appartiene al ritrovatore che
abbia la capacità tecnica ed economica per coltivarla. In tal caso lo Stato rilascia al ritrovatore una
concessione che gli consente di sfruttare il sottosuolo (sistema industriale);

- In alcuni casi le miniere vengono ricercate e sfruttate direttamente dallo Stato (sistema demaniale).


Le cave sono miniere del primo tipo, in cui il proprietario diviene possessore del diritto di
sfruttamento del sottosuolo.
Esse possono essere a cielo aperto o in gallerie sotterranee. Il primo tipo di cave è il più diffuso per questioni economiche.

Il ciclo di coltivazione delle cave  a cielo aperto comprende la fase preliminare che prevede il disboscamento dell'area, la creazione di strade, l'asportazione dello strato superficiale di terreno (sbancamento) e la fase di lavorazione che comprende l'escavazione del giacimento, il lavaggio e la sfangatura, la vagliatura e lo stoccaggio.

Come si valuta una cava

Vi sono due ambiti estimativi da tenere in considerazione nella valutazione di una cava:
ambito microestimativo in quanto la cava , essendo un bene economico privato, può essere valutata con gli strumenti dell'estimo tradizionale;
- ambito macroestimativo in quanto una cava può essere causa di danni all'ambiente, in tal caso deve essere valutata con gli strumenti offerti dall'estimo ambientale. 
I danni ambientali principali derivanti da questo tipo di attività sono:
. Impatto paesaggistico;
. Inquinamento (immissioni di sostanze nell'aria e nell'acqua);
. Disagi alla popolazione causati da rumori e vibrazioni causate da macchinari e automezzi;
. Alterazione di ecosistemi preesistenti.
Questi danni possono essere valutati con uno studio sull'impatto ambientale che la cava, in base alle
sue specifiche caratteristiche, può avere.

Insomma valutare una cava non è certo cosa da tutti i giorni e non è  facile trovare parametri di confronto, per questi motivi si ricorre all'aspetto economico del valore di capitalizzazione per la determinazione del quale occorre conoscere i seguenti elementi:
- reddito annuo ordinario;
- durata dello sfruttamento;
- saggio di capitalizzazione;
- utilizzo della cava terminato il suo ciclo economico (se si renderà necessario bonificare l'area o meno, una volta terminato lo sfruttamento della cava).

Una cava esausta può essere recuperata in diversi modi:
1. Rimboschimento o creazione di un bacino d'acqua;
2. Creazione di un bacino d'acqua artificiale utilizzabile per fini ittici, sportivi, irrigui o altro uso produttivo (parchi faunistici, acquatici...);
3. Discarica controllata;
4. Destinazione come area edificabile per insediamenti industriali, turistici, ecc.

Solitamente i costi di recupero ambientale sono in genere elevatissimi, per cui è improbabile che le cave vengano realizzate dove vi sono rigorosi vincoli di tal genere, a meno che tali costi non siano a carico delle amministrazioni pubbliche.
Oggi uno degli utilizzi più utili alla società è sicuramente quello di conversione in discarica
controllata.

Per valutare una cava esausta si utilizza l'aspetto economico del più probabile valore di trasformazione.


Le informazioni sono state tratte dal testo: "Corso di economia d'estimo" del prof. Stefano Amicabile.

4 commenti:

  1. Che dire: quando penso alle cave mi viene in mente solo il "lardo di colonnati" ed invece ben altro nascondono questi luoghi!!

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  2. A me invece vengono in mente le vecchie miniere d'oro con i carrellini di ferro alla Goonies :D!!!

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    1. Ah,ah,ah.. Niente male come immagine!;-)
      Grazie è a presto!

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  3. Ah, ah, ah! Cave di pregiato marmo bianco e lardo vanno a braccetto, le une non potrebbero sopravvivere senza le altre... Non a caso il lardo viene messo a stagionare in casse di marmo bianco dove rimane finchè non è pronto per la degustazione. Non a caso il lavoro del cavatore è molto duro ed egli ha sicuramente bisogno di cibi molto nutrienti quali il lardo di Colonnata , un paesino sulle Apuane una volta abitato prevalentemente da famiglie di cavatori!

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