Con l'ICI in molti Comuni gli affitti concordati pagavano un'aliquota ridottissima o azzerata. Con l'IMU gli sconti sono spariti e il prelievo medio è praticamente raddoppiato. Nel 2014 il proprietario dovrà pagare anche la Tasi, che sarà a carico dell'inquilino per una quota tra il 10 e il 30% a scelta del sindaco. Se il Comune vorrà ridurre Imu e Tasi, il canone concordato potrà tornare vantaggioso.
Notizia ripresa dal "Sole 24h".