martedì 26 novembre 2013

Quanto "lavora" la casa per le tasse?


Nel mio post di luglio "affittare?", ponevo questa domanda a coloro che avessero interesse, in quanto proprietari di civili abitazioni, a " mettere a reddito" il loro immobile, sottolineando il fatto che fra tasse e balzelli l'immobile iniziava a rendere a fine luglio.

Tre mesi sono trascorsi da allora e per i piccoli proprietari che vogliono affittare c'è una nuova "interessante" notizia; l' immobile inizia a generare reddito dal 16 di ottobre!

Questo è quanto è stato detto durante la manifestazione "Home Day" organizzata da Confedilizia il 21 novembre 2013 a Roma.
Evento-dibattito a cui hanno partecipato le istituzioni, le organizzazioni e i cittadini per parlare di tasse sulla casa e chiedere una riduzione dell'esorbitante carico fiscale sull'investimento immobiliare.

Riporto a seguire alcune frasi emblematiche che sono state dette durante la manifestazione:
"Chi affitta lavora 288 giorni l'anno per il fisco",
" Il proprietario che lochi una unità immobiliare finisce di pagare le imposte in autunno. Il suo giorno di liberazione fiscale è il 16 ottobre!"
Fino ad allora il canone se ne va in tasse, ossia le tasse incidono sul canone di locazione annuo in una percentuale del 79%.

E ancora:
"Secondo l’ufficio studi di Confedilizia la nuova Tasi porterebbe nel 2014 un aumento delle imposte di 14,6 miliardi con l’aliquota minima (+159% rispetto al 2011) e di 19,9 miliardi con l’aliquota massima (+216% rispetto al 2011).  
Sommando gli aumenti avvenuti dopo le riforme introdotte dal governo Monti nel 2012 e nel 2013, sempre secondo lo studio, gli aumenti l’anno prossimo potranno arrivare a 39,9 miliardi nell’ipotesi migliore e a 45,2 nell’ipotesi peggiore. Confedilizia mette in evidenza come nel 2011 il gettito Ici fosse di 9,2 miliardi, per passare nel 2012, con l’Imu, a 23,7 miliardi e a 20 miliardi nel 2013. Nel 2014 il gettito sarebbe di 29,1 miliardi con l’aliquota massima e di 23,8 con l’aliquota minima. “Abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce in modo civile – ha detto il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani – e soprattutto di confrontare le nostre proposte con i decisori. Una delle proposte era relativa alla service tax ma è improvvisamente scomparsa dalla legge di stabilità.  Temiamo che sia stato il partito della spesa pubblica perché la service tax avrebbe avuto un tetto massimo nelle spese dei servizi.” 







Per chi fosse interessato a saperne di più può consultare il sito: Instat.wordpress.com, dal quale ho tratto alcune delle informazioni contenute nel presente post.



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